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Notizie storiche
 
 

I Dogi di Venezia

 

  FRANCESCO LOREDAN 1752-1762

Francesco Loredan ( 1752-1762) Il "Settecento veneziano" fu sicuramente il secolo del decadente splendore, quasi si stesse assaporando gli ultimi anni di vita dopo la pensione.Nessuno badava più a spese ed il risparmio non era consentito. Francesco Loredan, nato il 19 febbraio 1685, fu "un doge" eletto in questo clima carnascialesco il 18 marzo 1752. La nomina gli fu comunicata il 6 aprile dopo le festività di pasqua, prima dell' Ascensione, del Redentore, della "Madonna d'Agosto", giusto in tempo per un nuovo carnevale. Aveva ricoperto cariche di prestigio soprattutto nella politica interna fino alla nomina di Savio del Consiglio. Il suo dogado trascorse all'insegna del "barocco", per quanto di più esteso possa essere il significato di questo aggettivo applicato all'arte, alla scienza, ed alla vita di tutti i giorni a discapito dell'illuminismo. Venezia fu a malappena sfiorata dai devastanti eventi esterni che coinvolsero non solo l'intera comunità europea, in quel periodo, per rimanerne successivamente a sua volta schiacciata e travolta. Ma per la politica interna, le cose importanti furono ancora una volta la promozione a papa Clemente XIII del cardinal Carlo Rezzonico e la "rosa d'oro" regalata dallo stesso papa al doge. Francesco Loredan si ammalò nel 1755 e l'agonia durò sette anni tra suplizi di ogni genere, perpetrati con ogni mezzo chirurgico ed ogni altra diavoleria conosciuta. Spirò il 19 maggio 1762, dopo essere riuscito, nonostante tutto, ad assistere a qualche rappresentazione di Carlo Goldoni che un mese prima aveva abbandonato Venezia. Fu sepolto nella chiesa dei SS Giovanni e Paolo ma la sua morte fu tenuta nascosta fino al 25 maggio per non turbare l'andamento della fiera e della festa della "Sensa", festa alla quale non avrebbe mai dovuto mancare il doge, per antonomasia!

 
 
 
 
 
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