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I Dogi di Venezia
GIOVANNI PARTECIPAZIO 829 -
Dopo vent'anni di esilio si ripreseta Obelerio a rivendicare un diritto non più suo. Al fine di non lasciargli spazi per ulteriori congiure, Giovanni fece radere al suolo Malamocco (sua città di elezione) e dopo averlo catturato lo fece decapitare. Evidentemente una gran parte della nobiltà veneziana non vedeva di buon grado il rafforzamento del potere dinastico dei Partecipazio e costrinse Giovanni a rifugiarsi presso Lotario. Per sei mesi "el caregon" (trono) fu occupato da tale tribuno Caroso.finché una rivolta popolare non cacciò l’usurpatore e il potere venne preso dal vescovo di Olivolo, Orso Partecipazio, e dai tribuni Giovanni Marturio e Basilio Tribuno.Giovanni rientrò a Venezia, con l'appoggio dei franchi di Lotario e Caroso fu accecato ed espulso mentre i complici furono sterminati.
il comportamento dittatoriale dei Partecipazio provocarono la reazione dei patrizi che guidati dai Mastalici tesero un agguato al doge. Giovanni fu catturato da un gruppo di congiurati, deposto, rapato a zero per sommo spregio, obbligato a vestire l’abito monacale e quindi a ritirarsi in una chiesa di Grado, dove di lì a poco morì senza lasciare eredi.