d23 - Venezia e dintorni

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Notizie storiche
 
 

I Dogi di Venezia

 

 PIETRO I° ORSEOLO  976  -  978

La sua principale opera fu quella di ricostruire Venezia. Nei tumulti che avevano portato all'uccisione del predecessore Pietro IV Candiano era stato incendiato il Palazzo Ducale, ed il fuoco aveva poi distrutto gran parte della città. Pietro I Orseolo s'incaricò innanzi tutto della ricostruzione, in particolare del Palazzo Ducale e della Basilica di San Marco, nella quale fece porre in luogo segreto le ossa dell'evangelista; fece inoltre costruire due ospedali. Sul fronte estero, i rapporti con l'impero d'occidente erano compromessi, poiché Pietro IV Candiano era stato uomo di fiducia dell'imperatore Ottone II. Pietro I Orseolo permise allora che la moglie del defunto Pietro IV Candiano, che era parente dell'imperatore, conservasse tutte le proprietà del marito tragicamente defunto. Il 12 ottobre 977 ottenne dalla città di Capodistria il rinnovamento dei patti precedenti, i cui documenti erano andati bruciati nell'incendio del palazzo ducale.
Pietro Orseolo, molto compenetrato nel cristianesimo ortodosso, la notte del primo settembre 978 fuggì da Venezia ( vestito in abiti monastici) ritirandosi in un monastero nella catena dei Pirenei .
Successivamente fu canonizzato dalla Chiesa cattolica e proclamato santo. Oggi i reliquiari delle sue spoglie fanno parte del Tesoro di San Marco e custodite nella Basilica. Ebbe due figli: Il maschio di nome Pietro divenne doge a sua volta, mentre la figlia andò in sposa a Giovanni Morosini.

 
 
 
 
 
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