d25 - Venezia e dintorni

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Notizie storiche
 
 

I Dogi di Venezia

 

MEMMO TRIBUNO  979  -  991

Durante il suo dogado la basilica di San Marco divenne per decreto una proprietà dogale, una sorta di cappella privata nella quale le funzioni ecclesiastiche erano delegate ad un primicerio.
I Morosini erano imparentati con gli Orseolo ed erano filobizantini, mentre i Coloprini imparentati con i Candiano erano legati alle concessioni feudali di Ottone II. le tensioni tra la fazione che appoggiava il Sacro Romano Impero, e quella più vicina all'impero d'oriente, appoggiata dai Morosini, portarono all'assassinio di Domenico Morosini. Per il timore di rappresaglie la famiglia Coloprini scappò da Venezia e si rifugiò a Verona presso l'imperatore d'occidente, che impose il bando dei commerci a Venezia. I Coloprini furono costretti a riparare presso Verona sotto protezione dell'imperatore germanico, ed ebbe come conseguenza l'assedio di Venezia, un blocco navale ed un editto imperiale con il quale si vietava ai sudditi di commerciare con la città lagunare. Alla morte dell'imperatore, per cercare di riallacciare i rapporti con l'impero d'oriente e controbilanciare il potere dell'impero d'occidente, Tribuno Memmio mandò il proprio figlio Maurizio a Costantinopoli, ma non ottenne nulla.
Durante l'assemblea popolare del marzo 991, Tribuno, ormai vecchio ed incapace di governare, fu deposto ed obbligato a farsi monaco nella chiesa di San Zaccaria, dove morì dopo pochi mesi.

 
 
 
 
 
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