d27 - Venezia e dintorni

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Notizie storiche
 
 

I Dogi di Venezia

 

 ORSEOLO OTTONE     1009  -  1026

Figlioccio di Ottone III, fu eletto doge all'età di appena quindici anni.  Dopo due anni dall'elezione fu sposato con la principessa Elena di Ungheria.
Il fratello Orso Orseolo divenne Patriarca di Grado, il Fratello Vitale Orseolo Vescovo di Torcello.
Diversa fortuna ebbe nel campo della politica estera. Nel 1016 costrinse il vescovo di Adria a restituire alcuni territori nei dintorni di Loreo, quindi si concentrò sulla Dalmazia per confermarvi l'autorità veneziana ancora piuttosto debole. Nel 1018, quindi, organizzò una spedizione simile a quella che aveva intrapreso il padre un ventennio prima: al comando di una flotta, tocco le principali città e isole della costa adriatica perché vescovi, clero e popoli rinnovassero il loro giuramento di fedeltà nei confronti di Venezia. Anche in questo caso, l'Orseolo agì in perfetta sintonia con la madrepatria Bisanzio, che proprio in quegli anni stava attuando la sua politica di riconquista sui Balcani sconfiggendo i Bulgari di re Samuele.
Pietro II era riuscito a creare degli ottimi rapporti anche con il Sacro Romano Impero, ma con Ottone si verificò un aumento della tensione, dovuta soprattutto al comportamento di Enrico II nel corso della secolare lite fra i patriarcati di Aquileia e Grado.
La sua opposizione all'insediamento del diciottenne Domenico Gradenigo al vescovado dell' Olivolo, fece scatenare una rivolta capitanata da Domenico Flabianico. La rivolta portò alla destituzione del doge il quale, in segno di disprezzo, fu rasato di barba e capelli ed esiliato a Costantinopoli

 
 
 
 
 
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