d41 - Venezia e dintorni

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Notizie storiche
 
 

I Dogi di Venezia

 

ENRICO DANDOLO     1192 - 1205

Fu eletto, nonostante la sua avanzata età ( sembra più di ottant'anni), perché dotato di una straordinaria saggezza ed esperienza unanimemente riconosciute e per la sua enorme ricchezza, mai ostentata .  Nel 1195 sconfisse i pisani e gli anconetani che si rifugiarono a Costantinopoli dove però furono inseguiti e raggiunti dalla flotta veneziana, l'azione non ebbe seguito dati i trattai in vigore con Bisanzio..
Elettto Papa  Innocenzo III, questi proclamò, nel 1201 la Quarta Crociata. Dopo gli accordi sulle eventuali future spartizioni economiche, nel giugno del 1202 iniziò la concentrazione dei crociati che avrebbero dovuto prendere imbarco sulla flotta veneziana.
Tuttavia tardando il versamento della somma richiesta dai Veneziani per mettere a disposizione la propria flotta, questi proposero che i Crociati collaborassero alla presa di Zara.
Il Papa considerando che Venezia non operava negli interessi della cristianità emanò una scomunica; ciò non impedì al Doge di realizzare i propri progetti Conquistata Costantinopoli, il nuovo imperatore fu eletto da un consiglio di Dodici nobili di cui sei veneziani e sei crociati. Nei territori controllati da Venezia entrarono a far parte: la Morea meridionale, Negroponte, Epiro, Arcanania, Durazzo, Jannina, Arta e Gallipoli, nonchè Creta. La patria non vedeva l'ora di poter riabbracciare il "suo" Doge, ormai quasi centenario, per poterlo glorificare, ma Enrico Dandolo forse anche consapevole di non poter sopravvivere al viaggio preferì rimanere nei territori conquistati e difendere Adrianopoli (Edirne), conquistata dai bulgari che avevano ucciso l' Imperatore Baldovino.
Morì il 1° GIUGNO 1205, cavalcando di ritorno a Costantinopoli, dopo un'ennesima battaglia e fu sepolto nella basilica di Santa Sofia.

 
 
 
 
 
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