d33 - Venezia e dintorni

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Notizie storiche
 
 

I Dogi di Venezia

 

 VITALE I  MICHIEL   1095  -  1102

Nonostante la chiamata alle armi da parte di Urbano II e l'adesione di Goffredo di Buglione, questo Doge inizialmente non concesse l'adesione di Venezia, forse perché non intravedeva i vantaggi da una simile spedizione ma soprattutto perché la flotta veneziana non era ancora preparata e pronta a simili eventi.
Goffredo di Buglione ad ogni buon conto partì con un seguito di 120 navi pisane, una scorta genovese e milizie provenienti dai quattro angoli del vecchio continente. Capita l'importanza e la portata economica di questa guerra d'occupazione il Doge riunì l'assemblea Generale per difendere i territori in "terrasanta", non tanto per la conquistarli quanto preservarli dal dominio pisano. La proposta di Vitale Michiel fu accolta e a luglio del 1099, da San Nicolò del Lido salparono ben 207 navi tra navi armate e navi onerarie. Il comando della flotta fu assegnato al figlio del Doge Giovanni Vitale ed al Vescovo dell'Olivolo di Castello Enrico Contarini.
A dicembre dello stesso anno a Rodi, la flotta veneziana intercettò navi pisane e le affondò. Nella primavera del 1100 la flotta veneziana diresse verso le coste della "terrasanta", dove nel frattempo Goffredo di Buglione aveva preso Gerusalemme il quale però, orfano della flotta pisana non ebbe più modo di proclamarsi "Re di Gerusalemme" e fu costretto a scendere a patti con Venezia.

 
 
 
 
 
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