d56 - Venezia e dintorni

Vai ai contenuti

Menu principale:

Notizie storiche
 
 

I Dogi di Venezia

 

GIOVANNI GRADENIGO    1355-1356

Lo scalpore suscitato da Marin Faliero fece decidere il conclave molto in fretta per poter ridare subito un nuovo Doge alla Repubblica.
Giovanni Gradenigo era figlio di dogi sia da parte paterna che materna, nonché il fratello di Pietro, aveva ricoperto le cariche di podestà a Capodistria, Padova e Treviso, non ultima quella di Procuratore di San Marco. Terminate le inchieste ed eseguito le sentenze nei confronti dei congiurati, molti dei quali finirono impiccati, altri incarcerati, esiliati o interdetti, istruì il processo contro Nicolò Pisani, lo sconfitto di Portolongo.
Il 1° giugno concluse una pesantissima pace con Genova che vuotò le casse erariali e indebitò la Repubblica anche per il futuro, con gravissime ripercussioni economiche e commerciali.
L' anno successivo arrivò un' altra disgrazia: Ludovico re d' Ungheria, coalizzato con il conte di Gorizia, il Patriarca di Aquileia, il Duca d' Austria e Francesco da Carrara signore di Padova, mise in subbuglio la Dalmazia e con la coalizzazione arrivò all' assedio di Treviso.
Giovanni Gradenigo morì all' eta di 71 anni, l' 8 agosto del 1356. Le sue spoglie furono deposte in un sarcofago nel Capitolo della chiesa dei Frari. 

 
 
 
 
 
Torna ai contenuti | Torna al menu