d55 - Venezia e dintorni

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Notizie storiche
 
 

I Dogi di Venezia

 

Drappo dipinto in luogo del ritratto del Doge

MARIN FALIERO      1354-1355

Dopo appena quattro giorni di conclave e con 35 voti su 41, l' 11 settembre1354, viene proclamato Doge Marino Falier il quale verrà informato qualche giorno dopo trovandosi ad Avignone in qualità di ambasciatore presso il papa Innocenzo IV.
Il suo dogado iniziò male e fini peggio.
Il 5 ottobre, quando arrivò a Venezia, la chiatta dogale ( successivamente chiamata Bucintoro ) sulla quale era imbarcato per recarsi in palazzo ducale, a causa della nebbia fu costretta ad ormeggiare sul molo centrale della piazzetta ed il Doge fu costretto a passare tra le due colonne di Marco e Todaro, al centro delle quali venivano eseguite le sentenze capitali (segno di grande sventura; .
Fu decapitato per tradimento dello Stato Venerdì 17 aprile 1355 ed il suo corpo, con la testa posta ai piedi, così come era, stato esposto per un giorno intero nella sala del "Piovego", dopo l'esecuzione della sentenza: deposto in un umile e anonimo sarcofago di pietra nella chiesa dei SS Giovanni e Paolo.
Il motivo di quella sentenza fu determinato dal tentativo di congiura a scapito dell' aristocrazia veneziana al fine di rendere ereditario il trono ducale.
Probabilmente la condanna così severa, non fu determinata solo da quel fatto, ma anche dal carattere e dall' atteggiamento, duro, cinico e dispotico di Marino Falier. Da allora, nella sala del Maggior Consiglio, in palazzo ducale, al posto del suo ritratto che avrebbe dovuto essere dipinto nella fascia alta delle pareti, come era stato per i suoi predecessori e come fu per i suoi successori, figura un drappo nero sul quale spicca la scritta bianca: "Hic est locus Marini Faletri decapitati pro criminibus".

 
 
 
 
 
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