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Notizie storiche
 
 

I Dogi di Venezia

 

ANTONIO VENIER  1382-1400

Antonio Venier fu eletto il 21 ottobre 1382, partì da Candia a bordo di una galera e giunse a Venezia il 13 gennaio 1383, la cronaca vuole che il suo insediamento sia stato festeggiato per un anno intero, nonostante fosse appena passata un' ondata di pestilenza, tanto era ben visto dal popolo e perchè dal popolo proveniva; il suo casato era stato accolto nelle liste di elezione al Maggior Consiglio solo durante la guerra di Chioggia, apparteneva perciò ad una famiglia "nuova".
La peste funestò ancora Venezia nello stesso anno quando ci fu una recrudescenza di infezioni e nel 1305, con una nuova ondata ma non riuscì a fermare l'ondata di rimonta della Repubblica che, uscita finalmente dalla crisi stava puntando nuovamente al proprio benessere economico ed alla difesa dello stesso: quello che non poteva essere conquistato, poteva essere comperato.
Nell'entroterra padano le cose inizialmente si stavano rimettendo al peggio con i Carraresi; Francesco "il Vecchio" da Carrara fu imprigionato e morì nelle carceri milanesi, il figlio Francesco Novello riuscito miracolosamente a fuggire e ricandidatosi alla signoria di Padova trovò inspiegabilmente alleata Venezia che lo rimise al suo posto.
Il 24 novembre 1392 Francesco Novello prostrato ai piedi del doge, come aveva fatto undici anni prima con Andrea Contarini, vide ascritto il proprio casato al patriziato veneziano.
Il rimorso per la morte del figlio Alvise, avvenuta nel 1388 nei "pozzi" ( carceri) del Palazzo di Giustizia, non gli dava tregua.
Il suo alto senso dello Stato e della legge non gli concesse di intercedere nemmeno per il proprio figlio, che condannato a 6 mesi di carcere per aver disonorato una famiglia patrizia, non trovò scampo. Morì il 23 novembre 1400 e sepolto nella chiesa dei SS. Giovanni e Paolo.

 
 
 
 
 
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