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Notizie storiche
 
 

I Dogi di Venezia

 

 NICOLO' MARCELLO 1473-1474

Uomo pio e devoto, con una discreta carriere alle spalle: fu rettore a Brescia, Verona. Udine e capo del Consiglio dei Dieci. Nicolò Marcello fu eletto il 13 agosto 1473 a 74 anni.
La sua devozione, la dedizione e la curiosità per le reliquie e le cose sacre lo portò a scoprire una cassetta contenente un pezzo di legno ed un chiodo, tra l'enorme quantità di oggetti entrati a far parte del tesoro di San Marco durante i secoli, ritenuti reliquie della croce di Cristo, autentiche o meno furono spesso esposte e portate in processione.
Nel suo breve dogado, continuò l' opera risanatrice delle pubbliche finanze ed il nuovo conio della "mezza lira" fu chiamato "marcello". Anche dal punto di vista militare e strategico il suo operato fu un proseguimento di quanto precedentemente stabilito. 
L' improvvisa morte di Giacomo II di Lusignano aveva lasciato la giovanissima regina Caterina Cornaro in balia dell'arcivesvovo di Nicosia e di alcuni notabili dell'isola (appoggiati da Ferdinando I d' Aragona, re di Napoli), tanto che la notte del 14 novembre 1473 alcuni di questi entrarono nel palazzo reale, uccisero lo zio di Caterina, entrati nella camera della regina fecero a pezzi il suo medico ed un servitore quindi dopo averle rubato tutti i gioielli e l'anello con il sigillo reale la costrinsero ad abbandonare il palazzo.
Avuta notizia della rivolta, la flotta capitanata da Pietro Mocenigo ritornò a Famagosta, lasciata tempo prima ed ancor prima di avere il benestare del Senato i rivoltosi furono impiccati. A tutela della Regina furono nominati due consiglieri ed un governatore.
La pressione ottomana si faceva sentire sempre di più anche se le sconfitte e le vittorie avevano assunto un andamento alterno.
Valorosa fu la resistenza nel maggio 1474 di Scutari governata da Antonio Loredan, all'assedio degli 80.000 uomini di Seleiman Pascià che nonostante fosse allo stremo delle forze riuscì ad attendere l'arrivo delle navi di Pietro Mocenigo.
Nicolò Marcello morì il 1° dicembre 1474 e fu sepolto nella chiesa di Santa Marina. ( Nel 1818 le spoglie furono traslate a SS Giovanni e Paolo.) 

 
 
 
 
 
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