d74 - Venezia e dintorni

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Notizie storiche
 
 

I Dogi di Venezia

 

AGOSTINO BARBARIGO 1486 - 1501

Fratello minore del defunto doge, Agostino salì al soglio dogale il 30 agosto 1486 all' età di 66 anni, dopo una buona carriera militare e politica, era stato Capitano generale nella guerra di Ferrara, governatore di Padova, Verona e Capodistria ed infine Procuratore di San Marco ma, forse aveva avuto ragione il doge Marco quando durante l'ultima riunione del Senato, lo stesso giorno in cui morì , mise in guardia la Repubblica circa le ambizioni del fratello.
Il 1° giugno 1489 ritornò a Venezia Caterina Cornaro, regina di Cipro e il doge fece in maniera di acquistarsene merito. In realtà il suo dogado si rivelò ambizioso ed interessato, sin dall'inizio pretese che su tutti gli stipiti ed i caminetti fosse impresso il suo stemma araldico, prima di riprendere possesso del Palazzo Ducale dopo l' incendio e la ricostruzione ultimata nel 1492.
Tra il 1499 ed il 1500 la flotta veneziana, capitanata da Antonio Grimani, fu ripetutamente sconfitta dai turchi che presero Sapienza, Zonchio Corone e Modone; mentre la scoperta dell'America e i viaggi di Vasco de Gama avevano ridotto notevolmente i traffici commerciali della repubblica, il doge fu costretto ad una nuova diminuzione dei salari statali, alla diminuzione di sussidi alle città vassalle, alla decurtazione delle decime al clero e a varare un prestito forzoso.
Il popolo che sin qui l'aveva da prima acclamato, poi sorretto e quindi sopportato iniziò a maledirlo ma ormai Agostino si era ammalato e nonostante avesse espresso il desiderio di abdicare, questo non gli fu concesso per non far sorgere un altro caso "Falier", morì il 20 settembre 1501 e fu sepolto assieme al fratello che lo aveva preceduto.

 
 
 
 
 
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