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Notizie storiche
 
 

I Dogi di Venezia

 

FRANCESCO DONA' 1545-1553

Eletto il 24 Novembre 1545 con 30 voti all'età di settantasette anni. In precedenza era stato podestà in diverse città, aveva presieduto più volte il consiglio dei Savi (o consiglio ducale) ed in fine procuratore di San Marco. Nove giorni dopo il suo insediamento ebbero inizio i lavori del Concilio di Trento, promosso da papa Paolo III con l'inevitabile controriforma nei confronti di ebrei ed ortodossi, mentre a Venezia la "peste luterana" era considerata solo un modo diverso di vedere il cattolicesimo e gli ebrei, seppur confinati nel "ghetto" erano non solo tollerati ma rispettati.
La laicità della Repubblica non riuscì però a far prevalere totalmente il proprio spirito e nell'aprile del 1547 monsignor dalla Casa riuscì ad ottenere il suo bravo " Sant' Ufizio" con tanto di inquisitore ma le restrizioni imposte dalla Serenissima al tribunale portò quasi subito alle contestazioni giuridiche, la prima e più importante fu quella del 1550 che avrebbe voluto vedere sul banco degli imputati il Patriarca di Aquileia , accusato di eresia perchè sosteneva la giurisdizione di Venezia, anzichè di Roma su Ceneda (attuale Vittorio Veneto). lo stesso doge intervenne al processo dichiarando che le pretese di Roma erano soltanto delle "molestie" e il Patriarca fu prosciolto.
In campo militare, sulle vicissitudini italiche Venezia rimane neutrale e si dedica invece alla propria sopravvivenza nell' abbattimento delle palizzate a sostegno delle rive, sostituite con opere in muratura.
Inquisizione o meno, i "bagordi veneziani" però continuarono e a conferma il dogado di Francesco Donà vide uno dei più efferati omicidi rimasti impuniti solo per il fatto che la famiglia coinvolta era la signoria di Firenze, infatti una mattina di febbraio del 1548 Lorenzino de' Medici ( detto anche Lorenzaccio) fu pugnalato dai sicari di Cosimo il "Vecchio" mentre stava recandosi nel salotto della "honesta nobil donna" Elena Barozzi. Francesco Donà morì il 23 maggio 1533, dopo aver inutilmente tentato di abdicare, fu sepolto nella chiesa dei " Servi". Le sue spoglie furono traslate nel 1817 per la demolizione della chiesa e tumulate nella cappella di famiglia a Mareno di Piave, presso Conegliano. 

 
 
 
 
 
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