d88 - Venezia e dintorni

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Notizie storiche
 
 

I Dogi di Venezia

 

PASQUALE CICOGNA 1585-1595

Pasquale Cicogna di 76 anni, procuratore, venne eletto doge il 18 agosto 1585, dopo ben 53 scrutini. Ben voluto dal popolo e dai militari, aveva avuto un cursus honorum di tutto rispetto. In gioventù si era distinto nel combattere i pirati, era stato podestà a Padova e Treviso, governatore a Corfù e duca di Candia ma la cronaca assegnò il merito ad una serie di segni premonitori: - a Corfù, un colpo di vento fece volare l'Ostia dalle mani del presule per farla finire nelle sue mani, poi, mentre stava passeggiando sulla pubblica piazza di Candia, una colomba bianca gli si posò su di una spalla ed infine durante una delle ultime riunioni del suo predecessore al Senato, poco prima di morire, questi si addormentò ed il corno dogale scivolatogli dalla testa andò a ruzzolare fino ai suoi piedi del Cicogna.
Il suo dogado continuò all' insegna della neutralità, del compromesso e della sua stessa autonomia.
Se da una parte Venezia riconosceva Enrico IV quale re di Francia, inviso a papa Clemente VIII, dall'altra consegnava a Roma il benedettino Giordano Bruno (1589) inquisito per eresia, e dall' altra ancora dava disposizioni al podestà di Padova affinché presso l' Università gli studenti ed i docenti , in particolar modo i tedeschi potessero godere della massima libertà di pensiero e religione, vietando qualsiasi repressione o indagine inquisitoria, con grande disappunto del vescovo Federico Corner. 
Morì il 2 aprile 1595 e fu sepolto a Santa Maria Assunta dei Gesuiti, dove aveva ricevuto 5 anni prima la notizia della sua elezione.

 
 
 
 
 
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