d77 - Venezia e dintorni

Vai ai contenuti

Menu principale:

Notizie storiche
 
 

I Dogi di Venezia

 

ANDREA GRITTI 1523-1538

Andrea Gritti, salito al soglio all'età di 68 anni, il 20 maggio 1523, era nato a Bardolino di Verona da Francesco e Vienna Zane, sorella del Patriarca di Grado e Antiochia, nonchè vescovo di Brescia, aveva fatto fortuna all'estero con il commercio del grano e diversamente che in patria era riuscito a conquistare i favori del Sultano e varie signorie sparse per il vecchio continente grazie alle introduzioni del nonno paterno.
Nonostante qualche sconfitta sul campo militare con la perdita della Puglia e della Romagna (1527) dovuta all' eterno altalenarsi dei rapporti con il re di Francia e l' imperatore di Germania, durante il dogado di Andrea Gritti, Venezia assunse un ruolo epicentrico per il rinascimento.
Furono chiamati o furono ospitati artisti e letterati come:  Sansovin, Pietro Bembo, Pietro l 'Aretino, ecc. Furono varati alcuni decreti per combattere il fenomeno dell'acqua alta con la costruzione di fondamenta in pietra (contro l'erosione) e la bonifica delle zattere. Nel 1535 fu creata una commissione di due "savi" incaricati di "ornar e comodar la cità" e sovrintendere ai lavori.
Nel dicembre del 1536 arrivarono anche altri due nomi illustri ma con altri scopi: Ignazio di Loyola e Francesco Saverio accorsi all'ospizio degli incurabili a causa dell'ennesima epidemia di peste.
Andrea Gritti morì il 28 dicembre 1538 e fu sepolto nella chiesa diei SS. Giovanni e Paolo. Il suo grande amore per l'arte e per la città e la compassione verso le persone meno abbienti, non gli consentirono di lasciare gran che delle sue immense fortune accumulate in gioventù, tanto che solo nel 1580 i discendenti riuscirono a traslare le spoglie nel suo mausoleo, finalmente ultimato, di San Francesco della Vigna. 

 
 
 
 
 
Torna ai contenuti | Torna al menu